Critica

Dal giorno 14/12/2012 le critiche dovranno riportare nome, cognome e spedite in E-mail all'indirizzo staff@steter.it

Mi sono divertito ed ho pianto tanto 
(Alessandro Timpanaro)

Ieri sera ero all'Aurora e, per essere un film "Low budget"... è stato girato fin troppo bene!!! Complimenti!!! 
(Enzo Carro)

Mi è piaciuto moltissimo, complimenti a tutti! Tutti gli attori sono stati bravissimi; i cattivi li ho trovati particolarmente efficaci. Molto curata la ricostruzione delle chat, dei servizi giornalistici, e in particolare molto belli certi rapidi e impietosi sguardi sull'attuale società dello spettacolo (tipo la conduttrice cocainomane). E' un film coinvolgente che trova il suo maggior punto di forza, secondo me, nel rifiuto di un facile lieto fine. E' un film che sa guardare la realtà e ne sa restituire le tante sfaccettature: quella ricchezza umana che l'attuale cinema italiano riesce a cogliere sempre più raramente. Bravi!! 
(Costantino Maiani)

Veramente un bel film. Complimenti! Mi è piaciuto.
(Alessandro Cecchini)

Ottima interpretazione da parte di tutti gli attori, buono il ritmo e la suspance 
(Carlo Montini)

Peccato l'audio fuori sincrono dovuto all'impianto del cinema, ma tolto questo piccolo problema il film è stato eccellente 
(Nicola Fratini)

Stefano davvero, ancora mille grazie è stato un lavoro bellissimo, grazie mille. 
(Veronica Piccione)

Ieri sera all'Aurora ho assistito ad un film tutto fatto in casa, attori per lo più scandiccesi, ambientazione scandiccese, storia italiana. Si tratta di "Un delfino nel cielo" storia drammatica e a tratti truculenta, volutamente educativa, epifonema dell'Italia moderna. Per certi aspetti anche un po' moralistica, ma di un sano moralismo. Bravo il regista Stefano Terraglia e Bravo Leonardo Cipriani che mi hanno invitato alla prima. 
(Gennaro Oriolo, scrittore, poeta e presidente di Scandicci Cultura)

Il primo autografo non si scorda mai. Ero più emozionata io che il signore dolce e carino che me lo ha chiesto. Gli ho detto: ma è sicuro? lo vuole proprio? il mio di me medesima? che ridere... 
(Silvia Todesca)

Sono molto contenta di avere visto il tuo "Un delfino nel cielo" e ti faccio i miei complimenti per l'impegno e il messaggio che hai mandato. Il cinema era pieno e il successo è stato grande. Continua così 
(Caterina Trombetti) 

Ieri sera abbiamo avuto il piacere di vedere un film drammaticamente vero e realizzato da persone coraggiose che sanno ancora sognare ma nello stesso tempo avere gli occhi aperti e critici su questa società malata in cui ogni atrocità è possibile. Rivisitato e corretto (troppo orrore) potrebbe essere dato in visione nelle scuole secondarie superiori. Grazie per avermi invitata.
(Cetti Allegra Bandinelli) 

Bellissimo film, ottima interpretazione da parte di tutti gli attori, trovo molto interessante il ruolo dei genitori, un padre che ha lo stesso carattere della figlia ed una madre che prende le distanza da entrambi. Brava anche l'attrice che ha interpretato la parte della conduttrice del programma televisivo che ha saputo dividere il ruolo di viziosa e capricciosa da quello istituzionale. Bravi tutti complimenti davvero. 
(Marco Ferrari)

Complimenti alla ragazza che ha interpretato la parte della vittima, perchè nella sua semplicità ha saputo rendere percepibile la poca maturità del personaggio che è caduto nella trappola dell'illusione. Complimenti anche alla musica, carica di tensione, malinconia e suspance.
(Riccardo Degl'Innocenti)

Un bellissimo lavoro di gruppo, un esempio di sana e civile condivisione artistica di passione e talento. Bravo Stefano, brava Ambra, bravi tutti gli attori.
(Silvia Moretti)

Troppo crudo mi ha scioccata anche se come mamma che vive nel mondo di oggi so perfettamente che tutto questo può succedere.
(Daniela Barbaro)

Io ho trovato la storia molto bella e particolare ma sviluppata davvero male. In quanto a recitazione ho notato che quasi tutti sono stati in gamba ma ci sono un paio di casi in cui, veramente, non si capisce il perchè di tali scelte. Oltretutto non si capiscono le scelte di alcune scene e primi piani del tutto inutili che lasciavano la sensazione di dover riempire la pellicola per arrivare alla durata dell'accettabile ora e mezza. A volte il film sembrava vuoto quando in realtà, per il messaggio che vuole portare, non lo sarebbe affatto.
(Eleonora Grassi)

Rispondo alla critica della signora Eleonora che ha ragione, forse se si fossero fatti meno primi piani si sarebbe vista molto meno la parrucca che portava la ragazza che fa la vittima. Per il resto a me il film è piaciuto molto, c'è da considerare che conoscendo personalmente il regista io avrei fatto altre scelte comunque....a prescindere dal cinema...
(Gabriella Pinti)

Intanto mi presento sono un professionista del cinema che il prossimo anno festeggia 20 anni di attività sopratutto trascorsa a fare il montatore cinematografico ed ultimamente anche come regista e sono fra i soci fondatori di campolungo di cui ricopro il ruolo di direttore artistico. Il film prodotto e diretto dall'amico Stefano Terraglia se vogliamo è pieno di difetti, ma questo non toglie che sapendo come è stato realizzato, per me rimane un capolavoro. Detto questo, qui parlo da montatore, non esiste che in un film drammatico non si montino i primi piani, i primi piani non servono ad allungare il brodo come una di voi sostiene, anche perchè i primi piani hanno un tempo di lettura molto rapido, il nostro cervello li campiona in pochissimo tempo, caso mai quando vogliamo creare stasi si usano i campi lunghi. I primi piani nel film in questione sono necessari e come dico sempre anche a tanti DOP, al montaggio si privilegia la recitazione nella scelta di cosa montare e cosa non montare. Se ci sono dei difetti tecnici, uno stativo in campo, un qualsiasi difetto nella scenografia, o nel trucco e parrucco, come in questo caso, viene dopo. Un film di finzione è fatto di tanti dettagli, purtroppo, ognuno di essi serve a far si che lo spettatore si lasci prendere dalla storia e non abbia mai la sensazione che sta assistendo ad una cosa finta. Il film "Un delfino nel celo" con tutti i suoi limiti non mi ha mai fatto percepire che stavo assistendo ad una cosa finta. Alcuni attori, soprattutto quelli che facevano "i buoni", non mi hanno entusiasmato per la recitazione, mentre gli uomini della banda mi sono piaciuti molto di più. Quindi, non si rovina un film al montaggio per una parrucca! I primi piani servono ed è giusto che Stefano li abbia montati. Comunque concludo facendo i complimenti a tutti da Stefano ad Ambra, Leonardo, Davide, ed all'intero cast di attori 40!!! Che già il numero mette paura. Infine un sereno augurio per un 2013 migliore. 
(Alessio Focardi, Film Editor, Regista e Direttore Artistico di Campolungo)

Io non sono un esperto di cinema, ma un pigro numero uno. Ho 72 anni e mi reputo troppo anziano per Facebook ma abbastanza in età per riuscire a leggere un sito e spedire la posta elettronica. Ho visto il film al cinema Aurora, sono stato uno spettatore capitato per caso, ero dentro il bar. Sono entrato gratuitamente e mi sono divertito, il film è stato molto meglio di quei programmi che vediamo alla televisione. Ma cosa vogliamo di più? Per la televisione ti chiedono 112 euro l'anno, al cinema quella sera non mi è stato chiesto niente, se non una piccola offerta. Siete stati tutti bravi il film era veramente bello. Chi ha osato dire che non lo è si faccia avanti e ne faccia uno lui più bello ancora.
(Antonio Messina) 

Buonasera a lei e a quanti hanno lavorato nell’impresa per la realizzazione dell’opera filmica “Un delfino nel cielo”. Son dovuta partire il giorno dopo la vostra prima e al mio ritorno da Parigi ci tengo a complimentarmi per le molte buone qualità del film. Lei ha tenuto a raccontare dell’impiego di pochi mezzi per la realizzazione della produzione, ma questo non sorte affatto dalla visione, il film è di buona fattura in ogni sua parte e si fa apprezzare per la recitazione di ogni attore, lo spettatore attento nota la partecipata performance che lo riguarda e si vede che è stato ben condotto dalla regia. Ho apprezzato molto la sua direzione nella guida fino a dare importanza a ogni componente, ha saputo dare a ognuno dignità recitativa, su cui vorrei esprimermi dopo le felicitazioni di avere scelto la tematica attuale, questo che ha toccato è un tasto di dolore e, specialmente da voi in Italia, sembra essere un problema quotidiano da leggere sui giornali, la violenza sulle donne è un dolore forte e lei ha fatto bene a dare questa testimonianza. I genitori sono nel personaggio in maniera forte, come forte è la conduttrice della trasmissione della televisione, poi la gang è superlativa come volti e come recitazione. Complimenti per avere dato a ogni personaggio pari dignità perché come lei ha detto gli attori sono tutti volontari, volontari ma bravi tutti e bravo molto lei e la persona con cui ha scritto il dramma, non abbiamo potuto godere il sonoro in quanto qualcosa non funzionava benissimo, ma davanti a una cosa così fatta bene è cosa piccola. Ho fatto studi artistici e devo complimentarmi per la luce indicante la luce che si immagina in un fatto cattivo, anche questo ritengo essere importante. Chiedo scusa se il mio modo di scrivere non è ancora da padrona della lingua, ma i complimenti a tutti sono veramente sinceri. 
(Valery Sorel)

Un lavoro di passione, fatto con un budget ridottissimo, una storia agghiacciante con punte di ferocia estrema. Non si ha la percezione del tempo che passa, il film porta con se una ritmica molto particolare che fa scorrere la storia benissimo. Interessanti le parti dei genitori e della figlia, anche se in quest'ultimo caso avrei visto meglio un personaggio ancor più giovane che si avvicinasse all'età più ingenua. Film interessante.
(Giulia Bernardini)

"Un delfino nel cielo" è un film low budget girato a Firenze. Fin dalle prime battute sono stata subito "rapita" dal film, la storia è attuale e molto interessante, le immagini sono molto nitide, le ambientazioni ben riuscite, la storia si consuma da sola. Per quanto la fine del film sia chiara sin dalle prime scene, il metraggio riesce a coinvolgere lo spettatore e a farlo sperare in un altro tipo di finale, il pathos è costante, gli attori che parlano soprattutto con inflessione toscana rendono il film ancora più reale, come se stessimo guardando la vita del nostro vicino di casa dal buco della serratura. Il montaggio è serrato e la regia è veloce, non si trovano tracce di "buonismo gratuito", nessun classico clichè all'italiana, nessun volto noto per attirare l'attenzione, personaggi che vivono il loro dramma senza mezzi termini e senza sconti. In sintesi, posso dire che il film è ben riuscito e ben diretto, per essere una produzione a basso costo la qualità è veramente alta(inutile dire che, con qualche milione di euro, fare cinema è molto più facile), il regista si è cimentato in un'impresa veramente difficile, dato il tema trattato e la scarsità dei mezzi a propria disposizione. Il film trasuda passione, non ha aspettative di lucro e quindi lo spettatore non è costretto ad assistere a qualcosa che spesso accade nel cinema industriale : la disperata ricerca di mettere insieme scene e scontate battute pur di aumentare il botteghino. Un film che merita di essere visto. 
(Elisa Casa - Attrice e regista)

Ho partecipato alla serata organizzata a Villa Strozzi a Firenze, sono rimasto molto colpito da questo notevole lavoro, dalla grande passione di Stefano, dall'impegno degli attori, da tutto. Un vero miracolo  per essere un film a bassissimo Costo
(Simona Degl'Innocenti)